Mutui di surroga 2015: domande ancora in crescita
Mutui di surroga 2015: perché scegliere la surroga
La surroga ha registrato un grande apprezzamento in termini di richieste nell’ultimo anno e mezzo. Merito di una riduzione dei tassi determinata dalle nuove politiche monetarie della BCE (Banca Centrale Europea) e delle potenzialità di questo intervento: trasferimento del mutuo a costo zero presso un nuovo istituto di credito con modifica di tempi e tassi applicati al mutuo.
Un’opportunità di risparmio che tanti italiani hanno scelto per avere una rata mensile più sostenibile. Il rischio, in caso di ritardi nel pagamento, si sostanzia in interessi di mora e ripercussioni negative a fronte di eventuali nuove richieste di accesso al credito.
La surroga è fruibile per ogni mutuatario, caratterizzata dall’essenza di costi e dal risparmio (modifica tasso e durata). Risulta invece invariato il debito residuo. Qualora l’utente sia interessato a ricevere una somma superiore al debito residuo, dovrà sottoscrivere un nuovo atto notarile, dato che dovrà essere ridefinita l’ipoteca. L’intervento non rientra più nell’ambito della surroga, ma si configura come sostituzione e ciò significa che vi sono dei costi da sostenere per il cliente (una differenza rilevante rispetto alla surroga).
Nel caso della surroga, la banca d’origine non può opporsi, obbligo cui non è tenuto l’istituto di credito di destinazione. L’attuale clima economico rende comunque inclini gli enti erogati a concedere surroghe.
Al momento sono infatti le surroghe a guidare il mercato dei mutui: nel corso del primo quadrimestre 2015 gli interventi di surroga hanno raggiunto circa il 58% dei nuovi mutui ottenuti attraverso il Web (fonte Osservatorio di MutuiOnline.it).
Mutui di surroga 2015: meglio surroga o rinegoziazione
Se si vogliono spuntare condizioni contrattuali più competitive, la surroga non è il solo strumento a disposizione del mutuatario. Non è da sottovalutare la possibilità di rinegoziare la linea di credito, misura per adeguare il mutuo alle nuove condizioni di mercato. È chiaro però che la banca non è tenuta ad accordare la rinegoziazione, poiché il contratto le offrirà margini di profitto meno importanti. Allo stesso tempo corre il rischio di perdere il cliente e ciò potrebbe indurla ad accettare di rinegoziare il finanziamento.
La via della rinegoziazione non è percorribile? L’unica alternativa è la surroga, ma va considerato che non tutti i mutuatari possono trarne giovamento. Dipende principalmente dalla differenza che si determina tra i tassi dei due mutui coinvolti.
La surroga è davvero conveniente quando il tasso della surroga è decisamente più basso e restano ancora diversi anni alla conclusione del mutuo.
Se avete ancora dubbi, vi consigliamo di farvi rilasciare il maggior numero di preventivi, magari online, basati sul vostro profilo. Solo una valutazione puntuale delle proposte permette una scelta davvero vantaggiosa per il cliente.