Surroga conviene, quando trasferire il mutuo?
Surroga conviene: l’incremento delle domande nei primi mesi del 2015
Nel febbraio 2015 si è registrato in Italia il più importante aumento delle richieste di mutuo dal 2008. L’incremento è pari a + 38,7% rispetto a febbraio 2014 e due terzi dei mutui erogati erano per finalità di surroga.
Anche a marzo i mutui surroga hanno occupato un ampia fetta dei finanziamenti erogati: il 58,8%, ovvero il 53,8% in più rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Ma quali sono le ragioni alla base di questo incremento? Vediamole insieme.
Come stabilito dalla legge Bersani del 2007, la surroga è un’operazione completamente gratuita per il cliente, che può passare da un istituto all’altro senza corrispondere alcuna penale o spesa di perizia. Surrogando un mutuo è possibile modificare le condizioni del rimborso, come il tasso di interesse, lo spread e la durata del finanziamento, ma non l’importo da rimborsare. Questo dovrà, infatti, corrispondere al debito residuo del mutuo precedente.
Quando e perché la surroga conviene
Ma quando conviene surrogare un mutuo? Ovviamente non esiste una risposta assoluta. La convenienza dipende dall’interesse di partenza e dalla durata residua del finanziamento. In linea di massima se rimangono ancora almeno dieci anni di rimborso, conviene passare ad un nuovo mutuo a tasso fisso, avendo così la certezza di una rata costante e sfruttando la convenienza degli attuali indici Irs ai minimi storici.
Il tasso variabile è da tenere in considerazione invece per la surroga di finanziamenti che non vanno oltre i dieci anni, poiché è collegato all’andamento dell’Euribor, che in questo periodo ha tassi particolarmente bassi, (circa l’1,65%) ma nei prossimi anni è destinato, probabilmente, a risalire. Ricordiamo infine che la surroga non cancella i benefici fiscali connessi al precedente finanziamento.