Surrogazione reale: cos’è? Quali vantaggi offre?
Surrogazione reale definizione
In un senso generico la parola surrogazione indica una sostituzione. L’azione di surrogare è, infatti, quella con cui una persona o una cosa subentra al posto di un’altra. Sebbene non sia possibile una costruzione sistematica unitaria di tutti i casi di surrogazione contemplati dal diritto privato è possibile distinguere la personale da quella reale.
La surrogazione reale è la sostituzione giuridica di un bene con un altro, per effetto della quale il bene subentrante è sottoposto allo stesso regime applicato a quello di cui ha preso il posto. Già noto al diritto romano, il concetto di surrogazione reale è stato oggetto di profonde indagini da parte della dottrina moderna, che ha escluso il carattere di finzione giuridica che in precideva veniva posto alla base dell’istituto.
Cos’è la surrogazione reale e come viene utilizzata
La surrogazione reale viene principalmente utilizzata per i beni sottoposti a una speciale destinazione (ad esempio beni dotali, o beni oggetto di una donazione modale) e per i complessi di beni, o patrimoni, soggetti a restituzione.
Nello specifico la surrogazione reale trova particolare impiego nel settore dei finanziamenti, poiché determina l’ingresso di un soggetto nei diritti del creditore verso un debitore. Per questo tipo di utilizzo il Codice Civile prevede tre tipologie di surrogazione reale: per volontà del creditore (art. 1201) per volontà del debitore (art. 1202) e per effetto della legge (art. 1203).
Mutuo surrogazione reale significato
Ma in cosa consiste la surroga di un finanziamento? La surrogazione consente al soggetto, che interviene nel rapporto tra creditore e debitore per estinguere il debito, di subentrare a tutti gli effetti al posto del creditore stesso.
In altre parole, se un cittadino contrae un mutuo con una banca, si instaura tra i due soggetti un rapporto di tipo debitore-creditore. La surrogazione del mutuo prevede l’intervento di un altro istituto di credito che estingue il debito del richiedente pagandone direttamente il prezzo alla banca originaria e allo stesso tempo diventa il nuovo creditore del mutuatario. Si verifica quindi un vero e proprio trasferimento del mutuo, che passa da una banca all’atra.
È chiaro che la surroga consente al soggetto subentrante (nel nostro esempio il secondo istituto di credito) di avere una posizione di supremazia rispetto al debitore, poiché può pretendere la prestazione che prima spettava al creditore (banca originaria).
In merito si è espressa più volte la Corte di Cassazione che con la sentenza n. 2962/2013 ha precisato che per ottenere la surrogazione reale non basta aver pagato il debito altrui, ma è condizione necessaria che questo pagamento sia giustificato da precedenti rapporti tra il debitore e l’istituto subentrante.